Ricordi storici
Da ''Le impressioni di un artista'' 1891, di Gaston Vuillier.
Ben presto, appoggiato alla montagna, in una profonda vallata sì mostra Arltzo col suo campanile pisano e le sue case rosa, gialle nerastre, ornate di vecchi balconi di legno lavorato, circondato da boschi tendenti al giallo. Come è bello questo villaggio che appare sotto un Sole primaverile in mezzo a colorazioni autunnali! Percorrere le stradette dl questo paese è realizzare il sogno di un artista. Le case, costruite con lastre di schisto di color ardesia, sono come lamellate d'argento, il sole vi accende riflessi di diamante, le tegole rosse dei tetti scintillano, i balconi di legno sono aggrappati come nidi: vi si sentono gioiosi cinguettii di bambini e di giovani madri. Scale ormai logore, fissate al tetto da qualche pezzo di legno, formano nei piani come delle verande, senza alcuna ricerca di effetto; ma pittoresche e attraenti, specialmente quando vi si affaccia un visetto dolce e grazioso. Talvolta appare anche qualche figura tutta rossa, con le maniche aperte come nei costumi del Medioevo, ed un raggio di luce, attraverso qualche spaccatura, mette in risalto i galloni dorati di un corsetto di velluto.
Se volete godervi un delizioso spettacolo, bisogna assistere all'uscita della messa solenne di Aritzo. Potrete osservare le donne in costume rosso porpora, orientale e medievale allo stesso tempo, di una sorprendente ricchezza, mentre si avanzano tutte scintillanti di broccato. Scendono la scalinata esterna tenendo in mano rosari di madreperla o d'argento e reliquari cesellati e spariscono lentamente nell'ombra diafana delle viuzze, mentre le vedove vestite di nero passeranno poi con aria compunta. Si è portati a credere che tutta la corte di qualche principe delle ''Mille e una Notte'' si sia trasferita in questo villaggio.